Tu non ce la fai più a perdere
che sia solo un gioco, oppure il tempo
tu, dici che non puoi scegliere
il mondo è un mostro e non c’è via di scampo
e i giorni restano come ustioni sulla pelle
no, non li scorderai li porterai per sempre
è un altro giorno in cui pensi a chi sarai
cosa hai perso, ciò che hai
credi che nessuno ti apprezzi,
è colpa tua
ciò che meriti
con i tuoi sogni a pezzi, dove andrai?
quanti volti incontrerai?
se qualcuno ti aspetta lì?
Dio, ti prego falli smettere,
han preso tutto quello che avevo
io, un cimitero di lettere
e fatto a pezzi quello in cui credevo
sì, gli anni passano e moriranno anche le stelle
così il dolore passerà non durerà per sempre
ogni notte finisce vuoi o non vuoi
tu cosa cercherai?
è un viaggio in cui non riesci a scegliere
tornare oppure no
ma un fiore muore e un altro rinasce
e nascerà ancora dentro te
ogni notte finisce vuoi o non vuoi
tu cosa cercherai?
è un viaggio in cui non riesci a scegliere
tornare oppure no
ma un fiore muore e un altro rinasce
e nascerà ancora dentro te
ancora dentro
un’altra volta dentro te
Nato a Roma nel 1987, Riccardo De Stefano è conosciuto principalmente per la sua attività di critico musicale. Dopo dieci anni di attività di critico musicale, comprendenti creazione e direzione di ExitWell, scrittura di due libri in materia (“Era Indie”, 2019; “Musica in lockdown”, 2021 per Arcana Edizioni), nonché collaborazioni a eventi di risonanza nazionale (è nel direttivo artistico del MEI di Faenza dal 2019), Riccardo De Stefano ha deciso di rimettersi in gioco “riportando tutto a casa”, per citare Bob Dylan. In che modo? Riprendendo in mano la sua passione per la musica, ma in qualità di musicista. Benché in passato già attivo con formazioni del panorama musicale underground romano, stavolta ha deciso di metterci non solo la faccia, ma anche il nome e il cognome: rinunciare a un nome d’arte significa non avere niente dietro cui volersi nascondere. E se qualcuno se lo stesse domandando, il lavoro del critico e del musicista non sono in contraddizione: per De Stefano sono entrambi modi di capire, e amare, la musica.
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Bayern, das größte Bundesland Deutschlands, ist nicht nur für seine malerische Landschaft, seine leckere Küche und sein berühmtes Bier bekannt, sondern auch für seine reiche musikalische Tradition
Die Musik ist eine universelle Sprache, die Menschen auf der ganzen Welt miteinander verbindet. Sie kann nicht nur unsere Gefühle ansprechen und inspirieren
Musik hat seit jeher die Fähigkeit, Menschen zu vereinen und Botschaften der Hoffnung und des Friedens zu verbreiten.
Konzerte sind schon immer eine beliebte Form der Unterhaltung für Menschen auf der ganzen Welt gewesen.
Deutschland hat im Laufe der Jahre viele großartige Musikgruppen hervorgebracht, die auf der ganzen Welt bekannt geworden sind.
Eine Gitarre zu stimmen, kann für Anfänger eine Herausforderung darstellen, aber es ist ein wichtiger Schritt, um sicherzustellen, dass Ihr Instrument gut klingt.