Fabrizio De Andrè

Songtext Van loon (englisch) Fabrizio De Andrè

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Van loon (englisch)


Van LoonA Song for the late Hendrik Willem van Loon I daresay Van Loon was a man whose destiny should have been working hard
Albeit his shoulders and his intelligence could not bear all that;
He seemed to have been kiss'd by his lucky star
When he had to go away; He's never gone down into history, we know,
But itàs easy to be wise after the event
But nobody has ever ask'd an eagle
Or a mouse to make a choice;
Then, one certain day marks one's future
Or a war breaks the glass like a stone...
But I've seen mice roaring sometimes
And other times eagles falling down. How many years we've to live together with somebody, day after day,
To understand what he's got in his mind, what he wants or who he is,
Explorers of void, of anybody Who's not I or myself;
Van Loon was alive, yet I believed he was dead
Or worse than ever, useless owing to the distance
Between his many myths and the proudness of my youth days
And my ignorance;
I didn't know how much he had been sailing
O?er the foamy main like Sebastian Cabot And that a whalefish had been becoming
Day after day a sweetwater fish... Van Loon, Van Loon Tell me what is your burden when your mind
Keeps quiet and finally lets you be,
Do you cherish a shadow, or is peace
Inside you? I'd like to know
What are you seeing when you look around,
Are they distant sights or are you pleas'd With this daylight like a new gift
To you? Van Loon, Van Loon What are you thinking in the september mist
Sketching here and there the Appennines Now that you have so much time for thinking,
But of whatà?
Go, old man, go Anybody's his own reasons, don't be afraid,
And his own rights to do anything
Even tho? we'll never know what... Now Van Loon's preparing his last journey He's already packed like any far-seeing man,
The usual luggage of any simple or wise man
So very little, or nothing He'll really go down to his own place or his own history
With all the books that he could not write in his life
And with old friends long lost in his memories,
With infinite
To an everlasting summer, be it even on our mountains,
But, if he wants, even to that untroubled winter
When the frozen snow crunched under his hobnailed
Boots, when he was eighteen.

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Biografia

Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 nel quartiere genovese di Pegli, in via De Nicolay 12 (dove è stata posta una piccola targa commemorativa) da una famiglia dell'alta borghesia industriale cittadina. I genitori sono entrambi piemontesi. Il padre Giuseppe (Torino, 15 settembre 1912 ? Genova, 19 luglio 1985), è stato vicesindaco repubblicano di Genova, amministratore delegato dell'Eridania e ha promosso la costruzione della Fiera del Mare di Genova, nel quartiere della Foce. La madre è Luigia "Luisa" Amerio (Pocapaglia, 26 agosto 1911 ? Genova, 3 gennaio 1995). Fabrizio vive inizialmente nella campagna astigiana a Revignano d'Asti, luogo dal quale la famiglia era originaria e dove sfollò a causa dei bombardamenti e per rendere meno difficoltosi i contatti con il padre, ricercato dai fascisti per aver impedito la deportazione dei suoi alunni ebrei. Visse, poi, nella Genova del dopoguerra, scossa e partecipe della contrapposizione tra cattolici e comunisti, sovente rigidi e bigotti entrambi. Dopo aver frequentato le scuole elementari in un istituto privato retto da suore, passò alla scuola statale, dove il suo comportamento "fuori dagli schemi" gli impedì una pacifica convivenza con le persone che vi trovò, in special modo con i professori. Per questo fu trasferito nella severa scuola dei Gesuiti dell'Arecco. Presso i Gesuiti dell'Arecco, scuola media inferiore frequentata dai rampolli della "Genova-bene", Fabrizio fu vittima, nel corso del primo anno di frequenza, di un tentativo di molestia sessuale da parte di un gesuita dell'istituto; nonostante l'età, la reazione verso il "padre spirituale" fu pronta e, soprattutto, chiassosa, irriverente e prolungata, tanto da indurre la direzione ad espellere il giovane De André, nel tentativo di placare lo scandalo. L'improvvido espediente si rivelò vano poiché, a causa del provvedimento d'espulsione, dell'episodio venne a conoscenza il padre di Fabrizio, esponente della Resistenza e vicesindaco di Genova, che informò il Provveditore agli studi, pretendendo un'immediata inchiesta che terminò con l'allontanamento dall'istituto scolastico del gesuita.Studia presso il liceo comunale ?Cristoforo Colombo?. In seguito il cantautore frequentò alcuni corsi di lettere e altri di medicina presso l'Università di Genova prima di scegliere la facoltà di Giurisprudenza, ispirato dal padre e dal fratello Mauro (Torino, 26 maggio 1936 ? Bogotà, 18 agosto 1989), che diverrà un noto avvocato. A sei esami dalla laurea decise di intraprendere una strada diversa: la musica (suo fratello sarebbe divenuto uno dei suoi fan più fedeli e critici). Successivamente ad un primo e problematico approccio, determinato dalla decisione dei genitori di avviarlo allo studio del violino, il folgorante incontro con la musica avvenne con l'ascolto di Brassens, del quale De André tradurrà alcune canzoni, inserendole nei primi album. La passione, poi, aveva preso corpo anche grazie alla "scoperta" del jazz e all'assidua frequentazione degli amici Tenco, Bindi, Paoli, del pianista Mario De Sanctis ed altri, con cui iniziò a suonare la chitarra e a cantare nel locale "La borsa di Arlecchino". De André, in questi anni, ebbe una vita sregolata ed in contrasto con le consuetudini della sua famiglia, frequentando amici di tutte le estrazioni culturali e sociali. Sovente, con l'amico d'infanzia Paolo Villaggio, cercava di sbarcare il lunario con lavori saltuari, anche imbarcandosi, d'estate, sulle navi da crociera come musicista per le feste di bordo. La prima moglie di De André fu una ragazza di famiglia borghese, Enrica Rignon detta "Puny", con cui concepì il figlio Cristiano e dalla quale si separò a metà degli anni settanta. In seguito al matrimonio e alla nascita del figlio, Fabrizio fu pressato dalla necessità di provvedere al mantenimento della famiglia e trovò un impiego in un istituto scolastico privato come insegnante.

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