Creuza de mä
Saumpfad zum Meer Umbre de muri muri de mainé
Schatten von Gesichtern, Gesichter von Matrosen,dunde ne vegnì duve l'è ch'anéwoher kommt ihr, - wohin geht ihr'da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
Von einem Ort, wo sich der Mond nackt zeigte a neutte a n'à puntou u cutellu ä guaund uns die Nacht das Messer an den Hals gesetzt hate a muntä l'àse gh'é restou Diuund nur Gott geblieben ist, um den Esel zu reiten;u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìuder Teufel ist im Himmel und hat sich dort ein Nest gebaut;ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Drialasst uns das Meer verlassen, um die Knochen bei Andreaa a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria.zu trocknen am Brunnen der Tauben, im Haus aus Stein. E 'nt'a cä de pria chi ghe saià
Und wer wird sein im Haus aus Stein,int'à cä du Dria che u nu l'è mainàim Haus des Andrea, der kein Matrose istàgente de Lûgan facce da mandillä
Leute aus Lugano, Gesichter von Taschendieben,qui che du luassu preferiscian l'äjene, die vom Seebarsch den Flügel wollen,figge de famiggia udù de bun
Mädchen aus anständiger Familie, Geruch des Guten,che ti peu ammiàle senza u gundun.die kannst du ohne Präservativ anschauen. E a 'ste panse veue cose che daià
Und was wird er diesen leeren Bäuchen geben?cose da beive, cose da mangiä
Etwas zu trinken, etwas zu essen,frittûa de pigneu giancu de Purtufinfrisierte Fische, Weißen aus Portofino,çervelle de bae 'nt'u meximu vin
Schafshirn im gleichen Wein,lasagne da fiddià ai quattru tucchi
Lasagne mit vier Saucenpaciûgu in aegruduse de lévre de cuppi.und Dachhasenpastete* in Süßsauer. E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
Und im Schiff aus Wein werden wir auf den Felsen auflaufen,emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
Emigranten des Gelächters mit Nägeln in den Augen,finché u matin crescià da puéilu rechéuggebis der Morgen wächst, damit wir ihn einfangen können,frè di ganeuffeni e dè figge
Bruder der Nelken und der Mädchen,bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
Herr über das Tau - faul von Wasser und Salz -,che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de mä.der uns bindet und uns einen Pfad durchs Meer bahnt. * Dachhase ist ein ironischer Ausdruck für Kotzen
Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 nel quartiere genovese di Pegli, in via De Nicolay 12 (dove è stata posta una piccola targa commemorativa) da una famiglia dell'alta borghesia industriale cittadina. I genitori sono entrambi piemontesi. Il padre Giuseppe (Torino, 15 settembre 1912 ? Genova, 19 luglio 1985), è stato vicesindaco repubblicano di Genova, amministratore delegato dell'Eridania e ha promosso la costruzione della Fiera del Mare di Genova, nel quartiere della Foce. La madre è Luigia "Luisa" Amerio (Pocapaglia, 26 agosto 1911 ? Genova, 3 gennaio 1995). Fabrizio vive inizialmente nella campagna astigiana a Revignano d'Asti, luogo dal quale la famiglia era originaria e dove sfollò a causa dei bombardamenti e per rendere meno difficoltosi i contatti con il padre, ricercato dai fascisti per aver impedito la deportazione dei suoi alunni ebrei. Visse, poi, nella Genova del dopoguerra, scossa e partecipe della contrapposizione tra cattolici e comunisti, sovente rigidi e bigotti entrambi. Dopo aver frequentato le scuole elementari in un istituto privato retto da suore, passò alla scuola statale, dove il suo comportamento "fuori dagli schemi" gli impedì una pacifica convivenza con le persone che vi trovò, in special modo con i professori. Per questo fu trasferito nella severa scuola dei Gesuiti dell'Arecco. Presso i Gesuiti dell'Arecco, scuola media inferiore frequentata dai rampolli della "Genova-bene", Fabrizio fu vittima, nel corso del primo anno di frequenza, di un tentativo di molestia sessuale da parte di un gesuita dell'istituto; nonostante l'età, la reazione verso il "padre spirituale" fu pronta e, soprattutto, chiassosa, irriverente e prolungata, tanto da indurre la direzione ad espellere il giovane De André, nel tentativo di placare lo scandalo. L'improvvido espediente si rivelò vano poiché, a causa del provvedimento d'espulsione, dell'episodio venne a conoscenza il padre di Fabrizio, esponente della Resistenza e vicesindaco di Genova, che informò il Provveditore agli studi, pretendendo un'immediata inchiesta che terminò con l'allontanamento dall'istituto scolastico del gesuita.Studia presso il liceo comunale ?Cristoforo Colombo?. In seguito il cantautore frequentò alcuni corsi di lettere e altri di medicina presso l'Università di Genova prima di scegliere la facoltà di Giurisprudenza, ispirato dal padre e dal fratello Mauro (Torino, 26 maggio 1936 ? Bogotà, 18 agosto 1989), che diverrà un noto avvocato. A sei esami dalla laurea decise di intraprendere una strada diversa: la musica (suo fratello sarebbe divenuto uno dei suoi fan più fedeli e critici). Successivamente ad un primo e problematico approccio, determinato dalla decisione dei genitori di avviarlo allo studio del violino, il folgorante incontro con la musica avvenne con l'ascolto di Brassens, del quale De André tradurrà alcune canzoni, inserendole nei primi album. La passione, poi, aveva preso corpo anche grazie alla "scoperta" del jazz e all'assidua frequentazione degli amici Tenco, Bindi, Paoli, del pianista Mario De Sanctis ed altri, con cui iniziò a suonare la chitarra e a cantare nel locale "La borsa di Arlecchino". De André, in questi anni, ebbe una vita sregolata ed in contrasto con le consuetudini della sua famiglia, frequentando amici di tutte le estrazioni culturali e sociali. Sovente, con l'amico d'infanzia Paolo Villaggio, cercava di sbarcare il lunario con lavori saltuari, anche imbarcandosi, d'estate, sulle navi da crociera come musicista per le feste di bordo. La prima moglie di De André fu una ragazza di famiglia borghese, Enrica Rignon detta "Puny", con cui concepì il figlio Cristiano e dalla quale si separò a metà degli anni settanta. In seguito al matrimonio e alla nascita del figlio, Fabrizio fu pressato dalla necessità di provvedere al mantenimento della famiglia e trovò un impiego in un istituto scolastico privato come insegnante.
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Berlin, die pulsierende Hauptstadt Deutschlands, ist nicht nur für ihre Geschichte, Kultur und Architektur bekannt, sondern auch für ihre lebendige Straßenkunstszene.
Bayern, das größte Bundesland Deutschlands, ist nicht nur für seine malerische Landschaft, seine leckere Küche und sein berühmtes Bier bekannt, sondern auch für seine reiche musikalische Tradition
Die Musik ist eine universelle Sprache, die Menschen auf der ganzen Welt miteinander verbindet. Sie kann nicht nur unsere Gefühle ansprechen und inspirieren
Musik hat seit jeher die Fähigkeit, Menschen zu vereinen und Botschaften der Hoffnung und des Friedens zu verbreiten.
Konzerte sind schon immer eine beliebte Form der Unterhaltung für Menschen auf der ganzen Welt gewesen.
Deutschland hat im Laufe der Jahre viele großartige Musikgruppen hervorgebracht, die auf der ganzen Welt bekannt geworden sind.
Eine Gitarre zu stimmen, kann für Anfänger eine Herausforderung darstellen, aber es ist ein wichtiger Schritt, um sicherzustellen, dass Ihr Instrument gut klingt.